Questo articolo nasce dalla volontà di chiarire un aspetto importante del metodo.

Aspetto che, dal trasferimento temporaneo nella nuova sede, mi trovo spesso ad affrontare: l’ambiente, la sua funzione, la sua organizzazione.

Nella nostra Casa dei Bambini esso è stato accuratamente e amorevolmente allestito per permettere ai piccoli alunni:

  • libertà di movimento,
  • concentrazione,
  • valorizzazione della sensorialità.

Le nostre due luminose aule destinate alle sezioni dell’infanzia sono volutamente semplici, oltre che ordinate, perché sappiamo che il bambino libero di muoversi acquisisce la capacità di autodisciplinarsi: oggetti e mobili superflui rendono angusti e caotici gli spazi e, soprattutto, rappresentano forme di ostacolo che impediscono al bambino di esplorare ed imparare a governare i propri movimenti.

Inoltre, poiché l’ordine esterno aiuta a guidare l’ordine interno, esso è condizione necessaria per stimolare la capacità di cogliere le relazioni tra gli oggetti, sviluppare l’orientamento e invogliare il bambino al lavoro tranquillo e concentrato.

A proposito di mobilio, anche esso è essenziale e proporzionato ai bambini; contiene i materiali per le attività di vita pratica (cura di sé, dell’altro, dell’ambiente) ed i materiali di sviluppo per l’educazione sensoriale, ovviamente posti alla loro portata e liberamente utilizzabili per lo sviluppo graduale dell’intelligenza.

La fragilità degli oggetti a disposizione dei bambini negli scaffali si caratterizza come opportunità educativa grazie alle occasioni di esperienza e verifica che offre la loro manipolazione: permettere al bambino di maneggiare oggetti in ceramica o fare l’attività di travaso con brocche o bicchieri di vetro porterà ad un più attento controllo oculo manuale.

Dunque, grande o piccolo che sia, qualsiasi ambiente può divenire maestro se curato, ordinato e costantemente ri-adattato ai bisogni di sviluppo, indipendenza e autonomia del bambino.

Maestra Stefania